L’industria 4.0 è una delle rivoluzioni più dirompenti degli ultimi decenni: non a caso, è stata definita quarta rivoluzione industriale. Grazie ad essa, infatti, l’automazione digitale è definitivamente entrata nelle aziende produttive, permettendo, grazie a sinergie come quella che vede in primo piano il machine learning e l’analisi dei dati, di massimizzare la produzione e di ridurre i costi dovuti ai fermi macchina.
Sono diversi i campi in cui viene applicata e tra questi è possibile chiamare in causa il mondo della climatizzazione industriale. Vediamo qualcosa di più su questo mercato nelle prossime righe e su come l’industria 4.0 può fare una grande differenza.
Climatizzazione industriale: un asset decisivo per il comfort e la produttività in azienda
Quando si parla di climatizzazione e riscaldamento per le industrie, si inquadra un ambito fondamentale, oggi come oggi, sotto diversi punti di vista.
Da un lato, grazie a climatizzatori di qualità è possibile apprezzare, da parte dei lavoratori, un ambiente all’insegna del comfort. Questo implica un grande vantaggio sia per quanto riguarda la produttività, sia lato miglioramento della sicurezza.
Con un mercato sempre più orientato alla ricerca di soluzioni all’insegna della sostenibilità, tra ottimizzazione della qualità dell’aria e controllo rapido dell’efficienza degli impianti, l’industria 4.0 è un’implementazione che può fare la differenza e permettere a un’azienda di aumentare la sua competitività.
Anche se, rispetto al passato, sono cambiati diversi aspetti, si può comunque parlare di incentivi per gli imprenditori che investono in questo ambito.Vediamoli nelle prossime righe.
Industria 4.0 per migliorare la qualità della climatizzazione industriale: un investimento che fa la differenza
Che si tratti del miglioramento del comfort della propria forza lavoro o della conservazione di determinati prodotti, i climatizzatori industriali sono decisivi per l’efficienza e il successo di numerose aziende e l’industria 4.0 può aumentare ancora di più questi vantaggi.
Quali sono gli incentivi per chi vuole apportare implementazioni in ottica di automazione e machine learning su questi macchinari (il che può voler dire, per esempio, poter gestire il tutto con la manutenzione predittiva, evitando fermi macchina improvvisi)?
A partire dal 1° gennaio 2025, il credito d’imposta, un tempo disponibile anche per i beni immateriali, può essere richiesto per i soli beni materiali, con un plafond di 2,2 miliardi di euro, motivo per cui le aziende che stanno valutando questo passo dovrebbero presentare tempestivamente la richiesta.
Si parla di un credito d’imposta del 20% per i beni materiali relativi all’industria 4.0 acquistati per tutto il 2025. In caso di installazione programmata entro il 30 giugno, è necessario aver versato un acconto del 20% prima del 31/12/2025.
Tutto questo va considerato valido salvo esaurimento dei fondi inizialmente stanziati.
Per la compilazione dell’istanza, è necessario utilizzare solo il computer, preferendo browser come Chrome o Firefox.
Potrebbe essere richiesta l’autorizzazione di Javascript, che è il caso di concedere per finalizzare al meglio la procedura.
Un mondo di vantaggi per il successo della propria azienda
L’efficienza massima della climatizzazione è un dettaglio che, anche se può sembrare sorprendente, è in grado di fare la differenza come pochi ai fini del successo di un’azienda.
L’industria 4.0 ne potenzia i vantaggi grazie ad aspetti che vanno dall’interconnessione, ai sistemi che permettono di monitorare l’efficienza filtrante, uno dei dettagli più importanti per poter parlare di buon funzionamento.
Attraverso l’integrabilità con i sistemi di fabbrica e alla gestione delle comunicazioni con gli operatori all’insegna della tempestività, gli imprenditori in campo industriale possono elevare gli impianti di climatizzazione ad asset ancora più decisivi per il successo.
Nei casi in cui la climatizzazione industriale è obbligatoria, grazie all’implementazione delle tecnologie dell’industria 4.0 è possibile minimizzare il rischio di trovarsi, per via di malfunzionamenti ed errori, a pagare sanzioni che pesano a lungo termine sul bilancio economico aziendale.
