Più potente, più veloce, più economico – ma sempre sicuro

Chi fra noi, guidando la propria vettura, o montando sulla propria motocicletta, non ha avuto qualche volta il desiderio – magari di fronte ad un rettilineo completamente vuoto, magari su una interessante strada di montagna con curve e tornanti – di poter chiedere al proprio mezzo di trasporto qualcosa di più?

Una velocità maggiore, una ripresa più scattante, una potenza superiore; i mezzi di oggi sono certamente ottime macchine sotto ogni profilo, ma è anche vero che per un buon guidatore c’è sempre il desiderio di migliorare. Per chi non poteva, tuttavia, sostenere i costi di un tuning professionale della propria macchina – e quindi conosceva anche il meccanico affidabile ed esperto che potesse svolgere il lavoro – questo restava, fino ad oggi, un sogno.

Ma le cose sono cambiate, e adesso che tutte i mezzi, sia automobili che moto, sono regolati nelle proprie prestazioni da una centralina elettronica, è possibile servirsi di mezzi, appunto, elettronici per far avverare questo sogno.

La risposta si chiama Chip Tuning: e con l’installazione di questa – trovate più dettagli qui: www.racechip.it – centralina aggiuntiva moto e autovetture vedono aumentare immediatamente, e in maniera nettamente percettibile, le proprie prestazioni. Il chip è infatti collegato alla centralina di controllo della vettura, e ne legge, secondo per secondo, tutti i dati – analizzandoli e ottimizzando la risposta, e quindi inviando al motore i nuovi comandi frutto della propria ottimizzazione.

Cosa significa in pratica? Significa che la vostra moto, o la vostra autovettura, possono vedere aumentare, senza alcun complicato intervento, la propria potenza di ben il 25%, la coppia del 20%, e addirittura ridurre i consumi fino ad 1 l per ogni 100 km: risultati che un tempo, se anche erano raggiungibili, richiedevano il lavoro di un meccanico molto esperto, con costi facilmente immaginabili.

E tutto questo, è importante sottolinearlo, nella massima sicurezza: il chip infatti non va a violare quelle limitazioni poste dalla centralina per la tutela del mezzo e del guidatore, e non rimuove quindi le limitazioni alla velocità massima, oltre a non superare mai i parametri impostati in fabbrica per la protezione dell’integrità del motore.