In questo articolo troverete tutte le informazioni e le risposte che state cercando riguardante i reattori e gli impianti chimici,che cosa sono, quali costi presentano, come vengono utilizzati e anche quale tipologie sono consigliate in base alle vostre necessità.
Che cosa è un reattore chimico?
I reattori chimici sono delle apparecchiature fondamentali, vengono utilizzati principalmente nei laboratori moderni, ma anche da grandi impianti industriali. Al suo interno avvengono tutte quelle reazioni chimiche che servono a compiere determinati test, piuttosto che alla produzione vera e propria della fabbrica.
Una cosa da tenere bene a mente quando si decide di ottenere un impianto di questo genere è trovare il giusto compromesso tra la spesa di produzione e la resa di quest’ultima, per non rischiare inutili perdite. Per ottenere le massime prestazioni e i massimi risultati è necessario attuare un’attenta progettazione e personalizzazione in base alle proprie esigenze del reattore in sè, in modo tale che possa operare alla massima efficienza in base al tipo di mansione che dovrà svolgere.
Riuscendo a trovare un compromesso tra le parti nominate poco fa, si riuscirà di conseguenza a mantenere un equilibrio perfetto anche per quanto riguarda i due fattori fondamentali del reattore, ovvero la miscelazione e la temperatura.
A cosa può servire un reattore chimico?
Iniziamo col dire che un reattore chimico deve assolvere a perlomeno tre funzioni essenziali:
- Deve consentire un tempo di permanenza sufficiente ai reagenti perchè avvenga la reazione chimica necessaria.
- Deve riuscire a piena potenza ad attuare lo scambio di calore che sarà necessario.
- Portare ad un contatto ravvicinato le diverse fasi presenti per agevolare e semplificare al meglio la venuta della reazione interessata.
Nell’ambito dell’igegneria chimica per esempio, un reattore chimico viene definito come un’apparecchiatura che viene realizzata al fine di creare determinate condizioni, che risulteranno idonee alla trasformazione di determinati composti in altri di maggiore importanza.
Come funziona e che costi prevede?
Abbiamo già specificato che un reattore chimico è un volume chiuso, nel quale all’interno avvengono delle reazioni chimiche, per la produzione di una materia migliore e più pregiata. Durante la progettazione, si cerca di massimizzare il volume attuale netto del reattore in base al tipo di reazione che dovrà svolgere; i vari progettisti si assicurano che la reazione avvenga con la massima efficienza, improntando tutto verso il prodotto che dovrà essere poi creato, cercando di raggiungere una resa al massimo delle possibilità.
Ci sono però delle normali spese chiamate “operative”, che includono i costi dell’energia, della rimozione di quest’ultima, l’acquisto e l’utilizzo di materie prime,la manodopera degli operai e tanti altri fattori specifici. Tuttavia è possibile massimizzare i guadagni su tanti aspetti, come per esempio sull’energia, difatti i cambiamenti energetici possono avvenire in diversi modi, sotto forma di riscaldamento, raffreddamento, pompaggio di acqua o altri liquidi con lo scopo di aumentare o diminuire la pressione, grazie all’attritto oppure all’agitazione.
Quali tipologie esistono?
Esistono svariati tipi e modelli di reattori chimici, ognuno di essere progettato per svolgere una funzione specifica in base alla natura della chimica e delle sostanze coinvolte nel processo di produzione. Principlamente vengono calssificati in base alla tipologia di conduzione della reazione che dovrà avvenire, che potrà essere continua o discontinua.
Quando parliamo di impianti a reazione continua teniamo presente tutte le fabbriche o imprese che utilizzano questo tipo di macchinario 24 ore al giorno,7 giorni su 7, senza interruzioni di alcun tipo durante la produzione. Negli impianti a reazione discontinua invece si ha un ciclo di utilizzo diverso dal precedente, infatti verranno adottate delle misure che prevedono di norma un carico, l’utilizzo della reazione chimica e lo svuotamento del macchinario.