L’utilità delle cartucce filtranti autopulenti nelle industrie cartarie

Le condizioni delle cartucce filtranti installate in un impianto di produzione della carta, com’è logico, sono un elemento da monitorare costantemente: ed è logico, se pensiamo che in fondo il lavoro primario di una cartiera è quelle di unire costantemente acqua e polpa di legno. Proprio per questo, e considerando che l’acqua necessaria, in grandi quantità, viene spesso prelevata da pozzi o fiumi ed è quindi carica di impurità, fango, e sostanze che potrebbero compromettere irrimediabilmente la qualità del prodotto finito, è necessario che l’impianto preveda degli appositi sistemi di filtrazione, nei quali solitamente si fa uso di cartucce filtranti autopulenti da 150 micron, in acciaio inossidabile.

Il vantaggio di questo genere di cartucce filtranti è essenzialmente legato alla loro combinazione di costo abbordabile e basso livello di spese di manutenzione; l’operatività stessa è semplicissima e lascia ben poco spazio a problemi imprevisti, dato che queste cartucce filtranti in acciaio inox funzionano grazie alla semplice pressione dell’acqua nell’impianto. Oltre a ciò, naturalmente, va considerata la comodità della funzione autopulente, che ne rende l’utilizzo particolarmente conveniente.

Il principio di base su cui operano queste cartucce filtranti è in realtà semplicissimo: l’acqua entra impura ed esce avendo depositato ciò che la contaminava all’interno della cartuccia stessa. Com’è facile intuire, mano a mano che le particelle di sporcizia si depositano sulla superficie, la pressione di linea in uscita tende a calare lentamente: quando la quantità di tali particelle nelle cartucce filtranti è aumentata tanto da alterare la pressione fino a un differenziale pre-programmato, parte il ciclo di pulizia automatico. Senza necessità di alterare il flusso dell’acqua all’interno dell’impianto, né rallentandolo né diminuendolo, a quel punto le apposite lame pulenti d’acciaio inox o PTFE incluse nelle cartucce filtranti iniziano a ruotare e pulire le superfici interne del filtro, rimuovendone le particelle di sporco. A questo punto, le valvole vengono attivate, e lo sporco fatto fluire all’esterno.

Naturalmente, il momento esatto del ciclo di pulizia delle cartucce filtranti può essere programmato dall’utente: il vantaggio che ne deriva, in ogni caso, è che la necessaria, regolare pulizia dei filtri viene effettuata durante la normale operatività dell’impianto, senza richiedere neppure un minuto di fermo, il che rende le cartucce filtranti autopulenti un dispositivo che permette un enorme risparmio di tempo e quindi di denaro. Oltre a questo, poiché non è richiesto l’utilizzo di alcun tipo di sostanza chimica, anche sul piano del possibile inquinamento queste cartucce filtranti sono vincenti.