Non è neppure difficile, se vogliamo, scoprire intorno a noi, nell’immediata quotidianità di ciascuno, esempi ben definiti di questo cambiamento di prospettiva: guardiamo unicamente le nostre case. Soprattutto se non sono proprio di recentissima costruzione, non avremo bisogno di essere architetti per riconoscervi mille e mille ostacoli per un disabile, dalle porte troppo strette, che non permettono il passaggio di una sedia a rotelle, a stanze, come i bagni, del tutto impossibili da adoperare per chi non può camminare, fino alle onnipresenti, specie nei condomini delle grosse città, rampe di scale che portano ai vari interni. Non è complicato cogliere che in tutti questi casi vediamo il prodotto di un’architettura che, come era normale ai tempi, non era costruita intorno all’esigenza di restare praticabile e fruibile anche per un disabile, mentre adesso riteniamo una grande priorità quella di smantellare ogni barriera architettonica.
Nel caso specifico, sono comunemente le scale a creare il problema maggiore, soprattutto perché sono aree comuni del condominio e quindi più complicate da modificare e da gestire in un’ottica di riguardo per tutti gli abitanti del palazzo: se allargare le porte del proprio appartamento, o modificarne le stanze, crea disagi solamente a chi vi abita, lavori sulle scale possono creare inconvenienti a tutti gli inquilini. D’altro canto, esistono spesso anche problemi obiettivi e architettonici che possono formare un ostacolo alla risoluzione del problema: la forma peculiare delle rampe, o la misura del percorso, possono rendere impraticabile l’installazione di un montascale, e allo stesso tempo può non esserci lo spazio per realizzare la tromba di un ascensore tradizionale che permetta di eludere le scale completamente.
Per fortuna, le soluzioni tecniche per questi casi tipicamente complicati (ma disgraziatamente non così rari, soprattutto come dicevamo nei palazzi di una certa età) esistono, e sono altrettanto efficienti e sicure di quelle tradizionali. Dove non si ha modo di sfruttare montascale, né spazio per la tromba richiesta da un ascensore comune, l’installazione di piattaforme elevatrici permette il superamento semplice dei dislivelli a chi è costretto su una sedia a rotelle, e gli restituisce così la totale fruizione degli spazi domestici, tanto rilevante per l’equilibrio psicologico e l’umore del disabile; allo stesso tempo, i moderni accorgimenti tecnici permettono di effettuare i lavori in tempi molto rapidi e con interventi ridotti al minimo indispensabile, limitando così i disagi anche per il resto della collettività.