Tre semplici criteri per valutare le porte interne

Di quanti elementi è composta una casa – e quanto sono tutti importanti nel renderla bella e confortevole per chi vi abita! Elementi costruttivi ed elementi decorativi: scelte di colori, scelte di materiali, illuminotecnica… tutti piccoli pezzi che fanno in modo che un’abitazione possa divenire effettivamente “casa”. E fra questi è sfortunatamente spesso sottovalutato, senza un giusto motivo, un elemento importantissimo, che unisce aspetti funzionali ed estetici: quello delle porte in legno.

La comparsa di tanti altri materiali, infatti, che pur si sono conquistati prepotentemente un posto di rilievo nell’arredo, non ha spodestato il legno come materiale preferito per le porte di buon livello: in tutte le case, la scelta può essere se realizzarle a battente o scorrevoli, e al limite se introdurre dei riquadri per arricchirla con una vetrata artistica, ma non viene neppure messo in esame, da architetti, arredatori e clienti, che il materiale preferibile con cui realizzare le porte sia una qualche essenza di legno, pregiata o più comune, dal teak al noce nazionale.

Ma come si può scegliere una porta per interni che sia davvero all’altezza della propria casa, in cui si è così curato ogni elemento? I criteri per questa scelta, come per moltissimi altri elementi di arredo e abbellimento di una abitazione, non sono sicuramente pochi; eppure, analizzando il problema con chi se ne occupa ogni giorno da un punto di vista professionale, è possibile trovarne alcuni sui quali basare una decisione ragionata e intelligente. Tali criteri derivano dall’analisi di cosa sia in effetti una porta, e dunque di quali caratteristiche abbia bisogno per essere definita un’ottima porta.

Partiamo dal presupposto che, come prima cosa, una porta sia un elemento d’arredo che, a differenza di altri, si ripete identico, sovente in numerosi esemplari, all’interno della casa. Questo rende essenziale che la porta sia bella. E benché, senza dubbio, il gusto estetico sia un fatto squisitamente personale, esistono certamente criteri obiettivi – come il mantenimento in tutte le porte della casa dello stesso punto di colore del legno, e dell’identica fiammatura – che dimostrano come la porta sia stata prodotta non in serie, per essere conservata in magazzino, ma per un progetto preciso, e con un alto livello di qualità – e appunto, di bellezza.

Secondo elemento che vale la pena esaminare, particolarmente in quanto viene molto spesso dimenticato, è quello che riguarda l’aspetto funzionale della porta. Il lavoro a cui è sottoposta – aprirsi e chiudersi migliaia e migliaia di volte – richiede un funzionamento eccellente per darci un soddisfacente livello di comfort. Immaginiamo infatti il microstress, ripetuto e quindi ancora più indesiderabile, di una porta che ogni volta che viene aperta cigola sonoramente, magari di notte, svegliando tutti nelle altre stanze, o di una porta che, gonfiata dall’umidità, si incastra nei battenti, o infine di una porta che non è ben allineata e quindi si apre con la minima raffica di vento. Tutto questo ci porterà a cercare quindi delle porte autenticamente confortevoli.

Terzo e ultimo elemento di valutazione, da non confondere con il precedente, è infine il criterio di solidità. Un segno inconfondibile di una porta di scarsa qualità è quello di essere realizzata con materiali scadenti, più leggeri, proni a gonfiarsi per l’umidità, al deformarsi con il tempo, a creparsi. Una porta di elevata qualità, invece, è costruita solamente con materiali di prima scelta, come il listellare di legno massiccio, che la rende di una solidità a tutta prova.